2019
15 marzo - 17 maggio

A cura di
Antonello Negri

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15 marzo - 17 maggio 2019

A cura di
Antonello Negri

L'architetto e i suoi amici

L’architetto è Enrico Peressutti, fondatore – con Gian Luigi Banfi (morto a Mauthausen nel 1945), Lodovico Barbiano di Belgiojoso ed Ernesto Nathan Rogers – di quel gruppo BBPR che ha dato all’architettura una serie di capolavori tra i quali il più noto è forse la Torre Velasca, vero e proprio simbolo della ricostruzione milanese postbellica.

Gli amici sono gli italiani Fausto Melotti e Costantino Nivola, lo svizzero Max Bill, il rumeno Saul Steinberg e l’americano Alexander Calder: personalità molto diverse che evocano la scena internazionale sulla quale Peressutti ha progettato, costruito e insegnato tra gli anni Trenta e i Settanta del XX secolo, incontrando una quantità di artisti, stabilendo con molti di essi rapporti di amicizia, oltre che di lavoro, e conservandone la memoria attraverso disegni, dipinti e sculture ricevuti in dono.

A sottolineare la rarità di questa occasione bastano la scultura in gesso di Melotti, che non si è più vista da quando è stata esposta nella sala Coerenza progettata dai BBPR per la Triennale del 1936; Galleria di Milano, il più famoso disegno italiano di Steinberg, prima d’ora presentato solo al Whitney Museum of American Art di New York nel 1978, e i tanti pezzi inediti tra i quali spiccano il Taccuino newyorkese di Nivola, il Mobile di Calder e i dipinti di Max Bill, figura decisiva per il rinnovamento della ricerca astrattista-concretista nell’Italia del dopoguerra, con Milano primo centro d’irradiazione.

Completano la mostra un ritratto del jazzista Chet Baker, che aiuta a evocare il ritmo degli anni Cinquanta, e una piccola galleria fotografica, di speciale interesse documentario. Non pochi architetti, come gli stessi Peressutti e Banfi, sono stati eccellenti fotografi: già alla Triennale del 1933 il primo partecipava alla Mostra internazionale della fotografia. Ecco allora, nella nostra galleria, le immagini degli “omoni” di Melotti appena fatti, pronti per essere esposti nel Palazzo dell’Arte, sul cui tetto Peressutti fotografa un Lucio Fontana in tuta da lavoro. È invece Banfi a riprendere Peressutti con Max Bill a Zurigo, mentre ancora Peressutti fotografa il negozio Olivetti a New York e Calder nello studio americano e alla guida di un’automobile scoperta.

Opere

Max Bill
Composizione / 1946
Composizione / 1946-1947
Composizione / 1946-1947

Alexander Calder
Composizione / 1949
Mobile / 1953
Ritratto di Enrico Peressutti / 1956

Fausto Melotti
Coerenza Uomo / 1936
Canone variato I / 1967

Costantino Nivola
Disegni del Taccuino newyorkese / 1949
Figura / II metà degli anni Cinquanta
Maschera / II metà degli anni Cinquanta

Saul Steinberg
Donna caramella / 1949
Galleria di Milano / 1951
Disco / 1966

Gigi Valsecchi
Chet Baker / 2008

Ciclo di conferenze
MILANO NEW YORK

Dopo gli anni della giovinezza in Romania, la vita di Enrico Peressutti, pur avendo come centro di gravità Milano, si è caratterizzata per i viaggi e i soggiorni americani: negli Stati Uniti ha insegnato, in diverse università, e a New York ha realizzato il “negozio più bello delle 5a strada”, lo showroom Olivetti. Lungo l’asse Milano-New York, avanti e indietro, hanno anche operato tanti amici artisti: il rumeno Saul Steinberg stava a Milano prima di emigrare a New York, dove Costantino Nivola era già sbarcato alla fine degli anni Trenta, mentre Alexander Calder ci passava e risiedeva spesso.

Il rapporto tra le due città, nella più ampia prospettiva delle fascinazioni americane del secondo dopoguerra, è il tema di questo ciclo di conferenze. Negri ne svilupperà alcuni aspetti artistici, concentrandosi sul disegnatore Steinberg e gli scultori Nivola e Calder; Kerbaker racconterà della riscoperta letteraria degli Stati Uniti, a cominciare dall’antologia Americana di Elio Vittorini e dalle traduzioni di Fernanda Pivano; Tortorella cercherà di ricostruire la colonna sonora di un periodo in cui, come in un concerto strano e straniante, fra Europa e America riecheggiano musica sperimentale e musica da cinema, serialismo e jazz caldo e freddo, il minimalismo e la nascente musica pop.

1 / AUREL, SAUL & CO.
Antonello Negri – mercoledì 27 marzo 2019, ore 18.30

2 / DA AMERICANA ALL’AMERIKANO
Andrea Kerbaker – mercoledì 3 aprile 2019, ore 18.30

3 / NEL LABIRINTO DELL’ARMONIA: SUGGESTIONI MUSICALI FRA ARTI E CONTINENTI
Davide Tortorella – mercoledì 15 maggio 2019, ore 18.30