2017
20 ottobre – 1 dicembre

A cura di
Antonello Negri

TOP: 1 - PAR1: 00010 - PAR2: 11

20 ottobre – 1 dicembre 2017

A cura di
Antonello Negri

Immaginazioni, invenzioni, gesti: gli anni Cinquanta

Nel secondo dopoguerra, e sino ad anni Sessanta inoltrati, la scena artistica internazionale è in larga parte caratterizzata da un’interpretazione dell’astrattismo dove prevale la traduzione formale di proprie pulsioni profonde attraverso gesti, scritture automatiche, colori combinati a materiali diversi in funzione anche brutalmente espressiva. Tale tendenza accomuna artisti di diverse generazioni, qui rappresentati dai più vecchi Licini, Fontana e Hartung e dai più giovani Mathieu e Riopelle.

Licini proietta sullo spazio della tela un universo immaginario, mitico e archetipico, nel quale i suoi totem dialogano con “segni rari… alfabeti e scritture enigmatiche”; Fontana buca e taglia quello spazio alla ricerca di altre dimensioni, mentre il tedesco Hartung, il francese Mathieu e il canadese Riopelle concentrano la propria energia creativa in una pittura di gesto che vale al tempo stesso da sismografo dell’anima e rappresentazione di una naturalità diversa, nascosta ma non meno reale.

HANS HARTUNG - Composizione /1955
LUCIO FONTANA - Concetto spaziale /1957
OSVALDO LICINI - Angelo ribelle /1958
LUCIO FONTANA - Concetto spaziale, attese /1959
GEORGES MATHIEU - Composizione /1960
JEAN-PAUL RIOPELLE - Losange /1964-65

Ciclo di conferenze
AL DI LÀ DELLA FORMA, UNA NUOVA PASSIONE

Come tutte le novità, anche le ricerche artistiche che dopo la Seconda guerra mondiale si diffondono in tutto il mondo suscitano inizialmente un forte sconcerto; ma cominciano a essere oggetto del desiderio, anche in Italia, di un nuovo e più aperto collezionismo. Sarà il tema della prima conferenza.

La coincidenza dell’apertura all’Hangar Bicocca di un’importantissima mostra dedicata agli storici “ambienti” di Fontana ci darà l’occasione di seguirne vicende e vicissitudini attraverso la viva voce di una delle curatrici, Barbara Ferriani.

Saranno poi tutti da sentire sia i brani musicali, sia i brani poetici e letterari scelti rispettivamente da Ettore Borri e Andrea Kerbaker per ricordare come in quegli anni la dissoluzione della forma tradizionale non abbia riguardato soltanto le arti figurative, anzi.

1/ IL COLLEZIONISMO MILANESE NEGLI ANNI DEL BOOM
Antonello Negri, mercoledì 8 novembre 2017, ore 18.30

2/ GLI AMBIENTI SPAZIALI DI LUCIO FONTANA: STORIA E CONSERVAZIONE
Barbara Ferriani, mercoledì 15 novembre 2017, ore 18.30

3/ ALEA, GESTUALITÀ, STRUTTURA IN MUSICA: SINTESI E ANTICIPAZIONE DEGLI ANNI CINQUANTA
Ettore Borri, mercoledì 22 novembre 2017, ore 18.30

4/ ASTRATTI, ASTRATTISSIMI, QUASI DISSOLTI
Andrea Kerbaker, mercoledì 29 novembre 2017, ore 18.30